venerdì 22 giugno 2012


mi manca l'aria.
mi manca l'ossigeno.
mi ritrovo seduta sul bordo del letto.
la  finestra spalancata.
i polmoni si fanno piccoli.
si chiudono.
non vorrebbero aria ..
me ne hanno bisogno.
io ne ho bisogno.
il cuore accelera la sua corsa.
la pressione sale.
non vuoi stare al chiuso.
hai bisogno di luogo aperti. 
di vastità infinite.
eccolo di nuovo..
 l'attacco di  panico.




























da quando tu hai lasciato quel vuoto, ogni tanto torni..torni sotto forma di panico.
di mancanza. 
una mancanza che ci sarà sempre che nulla cancellerà.

in queste settimane ho sopportato l'invidia, la cattiveria gratuita.. ho giustificato tutte le parole che mi sono state lanciate addosso gratuitamente. l'ho fatto perchè so cosa vuol dire essere dall'altra parte.  perchè  non riesco a dimenticare il mio essere infertile, perchè tra qualche mese rientrerò ancora lì. questa è una fase transitoria. si avremo il nostro bambino ma tornerò ad essere infertile, nuovamente. ma c'è chi non lo percepisce  così, ho giustificato tutto e tutti. l'invidia è una brutta bestia ma, fa parte della vita e quindi prima o poi  la si prova o la si subisce. una cosa è certa nessuno è incolume all'invidia.   ho capito il sentimento che ha mosso certe parole, il tanto dolore che cova nel fondo..e ho sopportato perchè quel dolore è stato il mio e tornerà ad essere mio. è questione di tempo. 
il castello ha retto a questi attacchi in sordina, a questi giochi di parole "non volevo.. ma dovevo.."
poi due giorni fa arriva l'attacco finale. il più doloroso quello che fa crollare il mio castello instabile. arriva Lei con una miriade di domande indistrete, curiose e inopportune. mi sono abituata in questo periodo alla domanda di chi  sa ma non osa chiedere "tutto bene adesso?" e in quel ADESSO c'è un mondo e non c'è nulla allo stesso tempo.  l'altro giorno le domande erano mirate, dolorose spade conficcate al centro dell'animo 


" ma siete sicuri fossero due? e non ti sei accorta che lahai perso? ed ora si è riassorbito? e se così non fosse?"

 una domanda  sferrata dopo l'altra. io lì inerme. se solo ci fosse stato mio marito, lui e le sue risposte raggelanti. il mio cavaliere senza macchia. invece solo io lei e la sua curiosità morbosa.
si è riaperta una ferita che mai si richiuderà. il pensiero è ritornato a te. a tutto quello che non sarà, al nostro abbraccio che non ci sarà. al tuo sguardo che non incontrerà il mio tra qualche mese.a tutto quello che farà il tuo gemello e tu no. al tuo on compleanno. al mio incolparmi di non aver capito quando avevi più bisogno di me.le colpe e le paure, i pianti e il dolore che trafigge l'animo.
poche le persone che possono capire questo vuoto. 
il resto resta lì curioso e accusatore. credono ingiustamente che tutto sia solo un  trionfo. un trionfo che coinciderà per sempre ad un grande vuoto.ma questo nessuno può sentirlo, può vederlo.




mi manca l'aria.
 mi manchi tu.
e il panico la fa da padrone.

8 commenti:

  1. tesoro mio, ci credi se so esattamente di cosa stai parlando?
    Quel vuoto, quel vuoto, quel buco sull'ecografia....quante volte mi è stato presentato come la fotografia di mio figlio...
    Stai subendo la fatica della ricerca, della pma..ora anche questo. Come se non fossero bastati gli anni di dolori. Possiamo solo aggrapparci a quello che abbiamo per guardare in faccia questo dolore, per poi trasformarlo in amore. Amore per quello che abbiamo fatto fino ad oggi e per quello che abbiamo conquistato.

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    1. lo so stella che tu sai di quale vuoto parlo, purtroppo il mio vuoto è il tuo e quello di tante altre. fa male, ci accompagnerà per sempre. io ho qui un bellissimo cd con l'ecografia di un piccolo feto sgambettante e girovago ma, quel bellissimo video termina con un sacco vuoto.. quel vuoto che mi porterò dentro a vita. lo so che riuscirò a trasformare questo dolore in amore ma, so anche che il mio pensiero correrà al mio piccolo angelo.
      sai il dolore lo trasformerò ma quel vuto non potrò trasformarlo in un altro figlio..non potrò dopo richiamarlo a me ancora. tornerò ad essere infertile. hai ragione devo guardare quello che ho fatto fino ad oggi per arrivare qui, essere fiera fi quello che ho conquistato con lacrime e dolore in tanti anni di ricerche. un bacio

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    2. non ti chiedo di sostituire il vuoto con i tuoi figli. Io ho cinque vuoti nel mio cuore e sono diventata quasi infertile dopo l'ultimo incidente. Non passano questi dolori, ti chiedo solo di imparare a conviverci per non impazzire.
      Il dolore va accettato non rifiutato. L'attacco di panico è sintomo di non accettazione della sofferenza. E te lo dice chi ha avuto attacchi di panico a go-go dopo il terzo aborto e poi, dopo aver raggiunto la giusta consapevolezza, senza attacchi di panico sono riuscita a superare altri due aborti molto più gravi dei precedenti... quindi, so cosa dico tesoro mio...cerca di guardare al di là del sintomo, al di là di quello che ti è accaduto e cerca la tua strada che imparerai a percorrere piano piano per poi recuperare tutte le forze di prima, vedrai.

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    3. grazie anna per le tue parole!! lo so che l'attaco di panico è sinonimo di qualcosa che non è ancora stato metabolizzato..piano piano dovrò trovare la strada giusta. il dolore va accettato. il vuoto ci sarà sempre. un bacione

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  2. Ci sono perdite che non si colmano mai. Soltanto chi l'ha provato lo può capire. Ti abbraccio.

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  3. Piccola Mamy, mi dispiace tanto. E mi dispiace leggere solo oggi. Ci sono tante cose che solo chi ci e' passato puo' capire, ma la stupidita' delle persone quella no, non la capiro' mai. Ti abbraccio forte forte.

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    1. hai ragione, la stupidità della gente faccio fatica anch'io a capirla , perchè è sempre un misto di curiosità e cattiveria gratuita. soprattutto quando sai come è andata.. un abbraccio a te compagna di panza!!!

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