giovedì 3 aprile 2014

angioletti e rispetto..

foto presa da qui 



Ieri ho avuto l'onore di ritrovarmi dentro questo post che, vi consiglio vivamente di leggere, per la delicatezza e il rispetto con cui vengono trattati in Giappone i bimbi volati via troppo presto.
Non come qui in Italia che se ti va bene ti fregano  fiori ogni giorno dalla tomba e se ti va male non hai neppure un angolo al campo santo.

Stavo leggendo questo post al lavoro, lo so non si fa, ero in momento tranquillo e mi sono svagata un attimo.. vi confesso che avevo talmente gli occhi gonfi di lacrime che il mio collega (uomo) si è pure preoccupato che non stessi tanto bene.. qui oramai con il pancione che avanza hanno paura che da un momento all'altro gridi "ci siamo!"

no, non stavo bene.
 lo ammetto.
non stavo bene perchè ho sempre quell'Angelo nel mio cuore che per quanto il mondo esterno cerchi di oscuralo, di dimenticarlo .. per quanto tutti non se ne ricordino nemmeno il breve passaggio.. per me è sempre lì. nel mio cuore.
lui vive lì. in un posto inaccessibile a tutti. siamo solo io e lui.

nel guardare quelle statuette di bimbi ho creduto per un attimo di essere lì, di passeggiare tra questi angioletti, di sentire anche il mio lì in mezzo a quella moltitudine di bambini, di girandole e cappellini..

Poi i miei pensieri sono andati altrove..

mi sono ricordata che da piccina quando andavo al mercato con la nonna, era rito passare al cimitero per una visitina ai nonni-bis.. e ogni vostra mia nonna mi portava davanti al campetto degli Angioletti.. ogni volta mi faceva pregare lì, ma non davanti ad una tomba in particolare ..poi con gli anni ho scoperto che altrove in un'altro campo Angioletti c'era sepolta mia zia.  Ecco ho sempre amato questo gesto il fatto di ricordi di  amore. io ancora oggi se entro in u cimitero cerco il campo angioletti.. faccio correre l'occhio su tutti quei bimbi e poi prego.

Quando ero nell'altro ufficio mi capitava di gestire poche volte anche il cimitero, non vi ho mai raccontato della volta in cui mi sono incazzata tanto perchè la mia collega aveva avuto la brillante idea di eliminare il campo degli angioletti. alla fine l'abbiamo sistemato ma non eliminato. lei che aveva come me la fortuna di avere due figlie vive e vegete.. all'epoca, parlo di qualche anno fa, non avevo ancora toccato con mano la perdita di un figlio ma, dentro di me sapevo che non era giusto. non è tutt'ora giusto violare quei campi.

Ricordo una mamma che ci portò i resti della sua bambina, lei la chiamava così la mia bambina. la sua bambina se oggi era qui aveva la mia età, e sicuramente lei sarebbe stata nonna..la mia cara collega la trattava come una pazza, e insomma  erano passati anni.. 32 per l'esattezza, non poi ancora piangere per un figlio, non puoi chiamarla figlia se lei non ti ha mai chiamato mamma.. io invece in quella donna vedevo tanto amore e tanto dolore, mi raccontò che la bambina nacque prematura e  visse solo un giorno. non ebbero più figli. Ricordo che mi chiese quanti anni avevo, e quando scoprì che avevo la stessa età della sua bambina mi chiese se poteva oltrepassare lo sportello per abbracciarmi.  glielo lasciai fare.. fu l'abbraccio più pieno d'amore che non avessi mai provato.. tanto stretto da mozzarmi il fiato.



ecco ieri i mie pensieri sono volati con tutti quegli angioletti..