lunedì 6 febbraio 2012

IO E TE E.. ADHD


... in silenzio e di nascosto ti osservo. poi ti accorgi. ti sorrido, come solo le mamme sanno fare ai loro bimbi, ma dentro di danno. m'incolpo. di colpe che non ho. che nessuno ha.
mi chiedo e mi richiedo quali siano i tuoi pensieri, quale sia il tuo malessere, cosa non ho colto? quando è iniziato il tutto? come ho fatto a non accorgermi? a sottovalutare certi tuoi comportamenti? come ho potuto non capire? io che ti ho portato in grembo per nove mesi, io che ti ho aiutato e accompagnato in ogni tua scoperta e in ogni tuo attimo ..ho permesso che mi sfuggisse qualcosa.
se solo potessi avere la bacchetta magica. come quella della fata di Cenerentola.. BIDI..BODIBI..BU e la malattia non c'è più. Via. tutto svanisce. mi accottenterei anche dello sciroppo al lampone di Mery Poppins. Ma tutto questo non c'è qui nella vita reale.
dobbiamo solo armarci di tanta pazienza, di tanta calma e una vagonata di speranza.. e poi sperare. sperare. sperare. che con lo scorrere del tempo tutto migliori.
ho sempre immaginato che fare la madre, essere genitori non fosse cosa facile. nessun corso ti insegna ad essere genitore. ci sono libri (e sai che ne ho letti tanti!!) ci fanno tanti studi ma, alla fine l'esperienzadeve farla sul campo della vita. E non è semplice.
non è facile ammettere che tuo figlio ha un "problemino" perchè pensi sempre che queste cose debbano sempre accadere agli altri ma non a te. e poi accade. e lì devi prendere rimboccarti le maniche, fare un bel sospirone e dire "ok,ci siamo. siamo in ballo..balliamo".
sai quanto la maestra la prima volta ad ottobre ci ha messo la classica pulce nell'orecchio dicendo "è un bambino iperattivo" questa frase la è letta (come sempre accade) "ok è vivace". ma poi che problema è non stare seduti nel proprio banco?non riuscire a stare fermi? la scuola ti piace. hai dei bellissimi voti. ci vai volentieri. ci sono i tuoi amichetti. sai già leggere da molto prima che varcassi la soglia della primaria, sai scrivere anche il corsivo, sei curioso, ti piace imparare. si sei un pochino disordinato sui quaderni ma sei anche mancino, non posso pretendere che tu abbia una bella calligrafia, come diceva mia nonna "la bella scrittura è la scienza dell'asino" e poi diciamocelo amore mio forse è la mamma è pretende troppo!! in tanto il tempo passa sperando che qualcosa migliori, che la calma prenda possesso anche del tuo corpo, che la frenesia lasci lo spazio ad un po' di calma. si spera che che la causa sia il cambiamento asilo-scuola. si osserva. poi si capisce il vero significato di "iperattività"..ti ritrovi davanti a questo Mostro chiamato dagli esperti
"ADHD
e tu mamma? ti trovi lì inerme e non capisci da che parte andare, cosa fare, quali comportamenti sono giusti e quali sbagliati.ti rendi conto che non è facile essere madre in condizini normali, con un figlio con ADHD è come fare un salto nel vuoto senza avere il paracadute. ti accorgi che stai camminando su di un pavimento molto fragile e il peso che porti è troppo per quel pavimento...ma sai che devi per forza andare avanti. devi percorrere tutto quel pavimento. devi fare quel salto nel vuoto.
(Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder), o più semplicemente ADD (Attention Deficit Disorder), è la sigla della sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Il Disturbo da deficit d'attenzione ed iperattività (ADHD) è un disturbo del comportamento caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria che rende difficoltoso e in taluni casi impedisce il normale sviluppo e integrazione sociale dei bambini. " (citazione da wikipedia)

9 commenti:

  1. bà...non so cosa vuol dire, se non perchè sto leggendo la tua citazione, ma sono qui. Come sempre, sono qui e ora ho il nodo alla gola, che non va giù...e mi sono immaginata il tuo smarrimento, e la tua paura, e le tue domande...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non è facile Anna non è facile. perchè non puoi sgridarlo come si fa con i bambini di solito devi con calma spiegare cosa è giusto e cosa sbagliato. devi trovare un modo per attirare la sua attenzione e soprattutto un modo per farla durare un po' più dei 5 secondi che lui riesce a dare. vedremo stasera si va dallo psicologo , tra l'altro figlio del nostro pediatra che segue il piccolo dalla nascita.. speriamo in bene. almeno capire come muoversi, come fare cosa dire. come vivere la quotidianità. baci Bà

      Elimina
  2. Ci sono anch'io. Posso capire un poco come ti senti. Per noi è presto, troppo presto, ma la pulce ce l'ho anch'io e da un fastidio cane già così.
    Coraggio, vedrai che piano piano lo percorrerete tutto quel pavimento.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie Owl. la nostra pulce oramai è uscita allo scoperto.. mi ha ricuorato anche ieri il pediatra dicendomi che si risolve solo con tanta pazienza e tanta calma. poi i pensieri diventano tanti inizi a pensare a quando eri piccola se eri così anche tu, penso a mio fratello e la sua dislessia..e mi dico magari era così anche lui? e poi devi tornare qui a armata di pazienza andare avanti perchè quel pavimento lo stiamo percorrendo.

      Elimina
  3. Sai che io sto proprio approfondendo e lavorando su queste cose. Da quello che scrivi, non emerge un quadro "tipico". Lungi da me, però, avanzare ipotesi. Mi preme piuttosto tranquillizzarti, perché eventualmente le misure educative ci sono e funzionano. Questo è il pensiero che devi tenere sempre bene in mente. Qualsiasi cosa succeda, ci si deve concentrare sulle potenzialità(e non permettere a nessuno di fare il contrario!).

    Ne hai parlato in maniera approfondita con le insegnanti? A parte la vivacità, dovrebbero essere considerati anche i tempi di attenzione. E' sufficiente provare a fare qualche gioco fra quelli consigliati dagli esperti, osservando bene le reazioni.
    Io ti consiglierei un consulto con un esperto, soprattutto per tua tranquillità.

    Un abbraccio grande!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao bella, stasera andremo dalo psico.. solo io e il papà per fare il punto della situazione, per parlare tra di noi. poi il prossimo incontro avverrà con il piccolo. con la sua maestra la mitica Prevalente ne abbiamo stra parlato, lei infatti ci chiedeva se ci fosse qualcosa che turbasse il piccolo. e diciamocelo che questi due anni sono stati pesanti anche per lui troppe perdite senza mai versare una lacrima. adesso mi preme sentire lo psicologo che sicuramente ci spiegherà come muoverci, come attirare la sua attenzione. poi andrò a colloquio con le maestre in modo da preparale un po' tutte. e poi tanta pazienza..

      Elimina
    2. Benissimo allora. Vedrai che sarà un percorso fruttuoso, anche se ci vorrà un po' di tempo. Un bacione!

      Elimina
  4. Ciao! ADHD la conosco perchè anche alla figlia del mio compagno (15 anni) l hanno diagnosticata. Il "problema" maggiore che lui incontra è quello di non saperla sempre prendere nel modo giusto. Se le dici una cosa sbagliata si chiude in se e non parla più. Magari per qualche giorno..Però questo con gli anni è migliorata. Le era stata assegnata un'assistente per la scuola in modo che la seguisse sia a scuola sia per i compiti fuori scuola. Andava dalla psicoterapeuta, andava a cavallo per fare la pet terapy perchè per quei bimbi è difficile concentrarsi e essere costanti ma prendersi cura di un animale è utile. UN altro problema è la difficoltà di capire la quotidianità, è un po con testa tra le nuvole costantemente.. però ascolta queste sono tutte cose che seguendola sono migliorate. Ora fa le superiori, a scuola ha ottimi voti e diventa sempre più indipendente. Con il tempo e con pazienza stai tranquilla che le cose si sistemano. Non farti prendere dallo sconforto. Se chiedi aiuto alla asl ti seguono. almeno per lui è stato così.
    Forza che una mamma ha 1000 risorse e riesce in tutto.

    RispondiElimina
  5. Ciao non ho mai commentato prima ma vorrei segnalarti un sito che nn so se conosci già:

    http://www.giulemanidaibambini.org/
    anche al bambino della mia amica avevano diagnosticato l'ADHD ma poi si è informata meglio e nn era proprio così
    Ciao Lara

    RispondiElimina